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Bullismo, trappola infernale

La presentazione del libro a Spazio Comune

“Questo libro è l’unica cosa che posso fare, che può riscattare tanto dolore, non ho nulla nelle mie mani che possa aiutarmi e aiutare mia figlia ad avere giustizia. Questo libro è una testimonianza! L’unico modo che posso usare per combattere l’ingiustizia”.

Questo l’accorato appello di Silvana Gambino, insegnante di scuola primaria, che ha presentato il suo libro a Spazio Comune, nell’ambito della Fiera del Libro. ‘Bullismo, quando la scuola si trasforma in una trappola infernale’, questo il significativo titolo della pubblicazione. Nel volume Gambino racconta l’esperienza personale, che avrebbe subito la figlia nel frequentare una scuola primaria cittadina. L’autrice sollecitata dalle domande di Claudio Ardigò ha raccontato le sue peripezie, le richieste di chiarimenti, le denunce, i drammi di una bambina affetta da dislessia. ‘Una situazione nella quale, io stessa insegnante, non avrei mai creduto di trovarmi, per questo ho scritto questo libro, per denunciare situazioni che spesso non vengono portate alla luce del sole’.

Gambino ha concluso con un disperato appello: ” Spero che questo libro possa arrivare là dove serve, perché il cuore di ogni studente, messo al muro da menti incapaci, trovi la forza e il coraggio per dire basta. Spero che questo libro arrivi nei posti giusti, perché possa portare l’attenzione sugli alunni fragili, sulla didattica inclusiva. Perché arrivi anche agli insegnanti, affinché si aggiornino per trasformare la scuola in un luogo di pace, dove i ragazzi si sentano a casa, non all’inferno. Spero che arrivi ai  pedagogisti, psicologi e psichiatri, affinché possano lavorare con la scuola e per la scuola, per il benessere psicologico degli alunni. Spero che questo libro arrivi al cuore di tutti coloro che hanno poteri decisionali e giudiziari per far finire quest’orribile mattanza dell’anima e del cuore di tutti gli studenti, che vivono situazioni di disagio e di dolore. Spero che questo libro arrivi al cuore di tutti coloro che hanno poteri decisionali e giudiziari per far finire quest’orribile mattanza dell’anima e del cuore di tutti gli studenti, che vivono situazioni di disagio e di dolore”.