Pubblico delle grandi occasioni, sabato pomeriggio all’Adafa, all’inaugurazione della mostra “Armonie di luci e colori” dell’acquerellista Fulvio Fiorini, che in questa occasione ha deciso di proporre una quarantina di opere recenti, molte di grande formato. Dopo l’introduzione di Giusy Asnicar, il critico Simone Fappanni ha presentato i quadri esposti. «La rassegna – ha detto il curatore – è suddivisa in diverse sezioni tematiche, a cominciare da quella che accoglie gli scorci padani, spesso ammantati da un candido manto nevoso e attraversati dal Grande Fiume, a panorami di altre zone d’Italia, soprattutto quelle umbre, valdostane e piacentine. Di notevole caratura espressiva sono anche i lavori dedicati agli antichi portali in legno collocati in edifici in pietra, alle cascine, che negli intenti di Fiorini vogliono essere un garbato omaggio al mondo contadino, fino a scorci nati dalla fantasia e dall’estro dell’artista che, velatura dopo velatura, crea particolari suggestioni cromatiche immerse in atmosfere senza tempo grazie a una dedizione, paziente e quotidiana, nei confronti di una tecnica, quella dei colori ad acqua, troppo spesso ingiustamente considerata semplice e sbrigativa, mentre al contrario, come dimostra ulteriormente, se mai ce ne fosse bisogno, questa mostra, risulta complessa oltre che estremamente affascinante. Luci, ombre e dettagli sono le componenti più evidenti e distintive di un iter compositivo sempre in fieri nonostante le già ricche qualità stilistiche immediatamente riconoscibili». Vale la pena ricordare che Fiorini tiene apprezzati corsi d’acquerello per adulti e ha conseguito prestigiosi riconoscimenti, risultando vincitore di un’edizione del “Premio Bonisoli”. Ha inoltre esposto con successo in prestigiose sedi. A chiudere gli interventi è stato il vicesindaco Andrea Virgilio, affiancato dall’assessore alla cultura, Luca Burgazzi, che ha sottolineato l’impegno di Fiorini nel promuovere la conoscenza del nostro territorio anche attraverso dimostrazioni dal vivo in cui il pittore esegue opere ad acquerello restando sempre “fedele” a se stesso, ovvero a quella profonda vicinanza “affettiva” alla natura che è da sempre la sua primaria fonte d’ispirazione. L’esposizione è visitabile gratuitamente a Casa Sperlari fino al 4 dicembre da martedì a domenica dalle 17 alle 19.


