

Serata partecipata all’Adafa sulle ‘Torri minori’, più comunemente conosciute come i totem delle porte, che hanno scatenato le polemiche dividendo la città. Ha spiegare il significato ci ha pensato l’architetto Stefano Corbari, ideatore delle opere assieme ai collaboratori Ettore Favini e Daniele Cipelletti: i tre infatti sono stati ospiti e relatori alla manifestazione organizzata dall’Adafa. Una serata dai toni calmi, lontana dalla polemica accesa, anche se non sono mancate le contestazioni e le domande.
Corbari è stato presentato dal presidente Fulvio Stumpo che lo ha descritto come un professionista e un architetto di grande esperienza specializzato proprio nella conservazione, e lo ha incalzato con alcune domande, spiegando che alla gran parte della città le sue opere non sono piaciute. L’architetto si è detto dispiaciuto, ma ha difeso le sue scelte, spiegando che i cosiddetti tralicci o totem posizionati nelle antiche porte vogliono ricordare il Torrazzo, e introducono il turista o il visitatore verso l’opera architettonica più famosa della città. “Una scelta che ha voluto scostarsi da iconografie validissime ma già utilizzate, come il violino o Stradivari.” ha spiegato Corbari. Il professionista ha anche illustrato il piano di recupero urbano che prevederà dei percorsi colorati che partendo dalle porte accompagneranno i visitatori tra le bellezze cittadine. Ha annunciato anche che saranno cambiati tutti i cartelli turistici con una nuova grafica e contenuti. Alla fine della sua relazione vi sono state numerose domande e non è mancato neanche chi ha dichiaratamente espresso un parere favorevole verso ‘le Torri minori’.