Ieri in piazza Stradivari la Società Storica Cremonese , presidente Angela Bellardi, e un gruppo di soci si sono radunati sotto la Torre del Capitano, in piazza Stradivari per una sorta di inaugurazione della targa che ricorda Buoso da Dovara, che qui aveva casa, e non solo, ma anche un grande mercato coperto e altre proprietà, acquistate non sempre in modo trasparente, con il suo alleato Uberto Pelavicino (poi diventato Pallavicino). Da queste parti c’era anche la prima sede dell’Università dei Mercanti, un’istituzione che ha fatto grande e autonoma la città. L’iscrizione era illeggibile e così la Società Storica Cremonese ha deciso di farsi carico del restauro della lapide che si riferisce a una parte della città che ha preso vita grazie agli studi di Elisa Chittò, docente e ricercatrice. L’iniziativa è partita da un socio del sodalizio, Mario Dadda, anche lui appassionato ricercatore, che ha sostenuto in parte le spese di restauro, affidato all’esperta Alberta Carena.





Buoso da Dovara è l’unico cremonese che ha avuto “l’onore” di essere citato nella Divina Commedia, all’Inferno, (nel XXXII girone, nell’Antenora, tra i traditori verso lo stato). Buoso è un protagonista di una delle famiglie più nobili del Cremonese, già signore di Soncino e Sabbioneta nel 1249. Ma studi posteriori hanno dimostrato che Buoso non tradì Manfredi, figlio di Federico II, nella battaglia che sull’Oglio doveva arrestare le soldataglie di Carlo d’Angiò. Buoso è assolto perfino dagli Annali Piacentini, di matrice ghibellina e lo storico cremonese, Antonio Campi chiude il paragrafo su Buoso apostrofando perfino Dante, che aveva accusato Buoso e lo aveva messo all’Inferno scrivendo: “Dante fu troppo parziale, e voglia Dio ch’egli non si trovi ove ha posto altri, perciò che fu Bosio Dovara cavagliero d’onore”.
Un’iniziativa dunque, quella della Società Storica Cremonese che rende visibile un’epopea di Cremona, che riporta la città alla sua storia, a quasi 800 anni indietro, facendola vivere, forse ciò che manca a questa città: una memoria visibile e comprensibile.