

Sabato scorso è stata inaugurata la mostra di pittura di Anna Bolognesi artista dell’Adafa. La pittrice e le sue opere sono state presentate nella sede di via Palestro da Giusy Asnicar responsabile della commissione Artistica, e da Cele Coppini storica dell’arte. I dipinti di Bolognesi spaziano dalla ritrattistica ai paesaggi con colori intensi che lasciano trasparire una sensibilità attenta verso l’umanità, la natura, senza far mancare un pizzico di cremonesità: sulle tele alcuni scorci della città e coloratissime vetrine. La mostra è visitabile fino a domenica 2.
I generi, infatti, attraverso i quali la Bolognesi si esprime, sono il paesaggio, la natura morta e soprattutto figura e ritratto con una grande attenzione al femminile. Le opere sono uno sguardo attento e approfondito sulla realtà analizzata, non solo dal punto di vista delle forme e dei colori, ma anche del sentimento, sia quello vissuto dall’artista nel realizzare un paesaggio, sia quello che l’immagine emana come nelle figure femminili, o nei ritratti, carichi di sensazioni e sfumature sensibili che sono un ponte che conduce al contatto empatico tra dipinto e spettatore. La linea grafica, fondamentale per la definizione della figura, si scioglie coerentemente in pennellate morbide e piene di materia che parlano un linguaggio impressionista. Sorprende, per continuità, la capacità di far parlare la luce come elemento che permea tutta l’immagine senza però soffocarla nel bagliore ma scaldandola nella definizione e nell’accentuazione di forme che sono fondamentali anche per la percezione materica e non solo empatica dell’opera.
La grande attenzione che Anna Bolognesi dedica al mondo declinato al femminile è dichiarata non solo dai soggetti ma dalla grande carica comunicativa che essi rimandano. Intensità degli sguardi, profondità d’animo, eleganza nelle pose, introspezione, naturalezza della gestualità, sensualità…tutto questo è rintracciabile nelle figure e negli sguardi di donna che la Bolognesi sceglie di farci incontrare. Un quadro in apparenza complesso, quello della pittura di Anna Bolognesi, che in realtà però, nell’opera finita, facilita la partecipazione, nella persona che osserva. Si generano un’adesione e un contatto diretto e immediato con l’analisi, di figura e di sentimento, che è comunque la base di partenza del lavoro espressivo di questa artista.